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Con ddl delega nasce il Sistema nazionale assistenza anziani

Sanità pubblica Redazione DottNet | 31/01/2023 13:55

La presa in carico assistenziale prevista dal decreto si basa anche sull'integrazione operativa tra le attività dei Medici di Medicina Generale, gli ospedali e tutta l'area di assistenza territoriale, inclusa l'assistenza domiciliare

 Superare, da una parte, l'attuale frammentazione delle risposte esistenti alla cura e all'assistenza degli anziani per costruire un sistema che sia unitario, semplice per i non più giovani e le famiglie, e riconoscibile per tutta la popolazione, il Sistema Nazionale Assistenza Anziani (Sna); dall'altra, costruire interventi di qualità e capaci di rispondere in modo appropriato alle eterogenee condizioni degli anziani. Questi i due principali obiettivi del disegno di legge delega approvato dal Governo di riforma dell'assistenza agli anziani non autosufficienti, che mette al centro l' "approccio multidimensionale" nella definizione di cura e assistenza. Lo rende noto con soddisfazione la Sigot (Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio), che in anni recenti ha fornito un importante contributo scientifico e professionale sul metodo di approccio multidimensionale alla persona anziana e oggi si offre di favorirne l'implementazione su tutto il territorio nazionale.  Dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver familiari e alle assistenti familiari ("badanti"), la presa in carico assistenziale prevista dal decreto si basa anche sull'integrazione operativa tra le attività dei Medici di Medicina Generale, gli ospedali e tutta l'area di assistenza territoriale, inclusa l'assistenza domiciliare.

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  "La legge delega mette in evidenza il ruolo centrale della standardizzazione dell'approccio multidimensionale alla persona anziana, sia in termini diagnostici, che di intervento per la cura e l'assistenza - sottolinea il Dott. Andrea Fabbo, medico geriatra membro del consiglio direttivo Sigot - Adottare a livello nazionale criteri standardizzati e omogenei di valutazione multidimensionale serve a identificare i fabbisogni della persona anziana e del suo nucleo familiare".  "Questa linea guida - evidenzia il Prof. Alberto Pilotto, Presidente SIGOT - è necessaria perché mette a punto un metodo che la letteratura scientifica negli ultimi 35 anni ha ampiamente documentato come efficace nel migliorare i risultati per la salute della persona anziana, con la riduzione dei tassi di ricovero in ospedale o in Rsa nonché per l'effetto positivo su alcune condizioni geriatriche gravose per l'anziano come le cadute, il delirium e la sindrome da immobilizzazione".

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